Teatro romano di Grumento Nova

Grumento Nova
Il teatro antico:
Costruito interamente con un sistema di sostruzioni artificiali in muratura, il teatro, di tipo prettamente romano, presenta un paramento esterno in opus reticulatum, realizzato con blocchetti di pietra viva grigio-chiara. I contrafforti sostenevano le arcate, di cui rimangono alcuni blocchi in calcare e cornici d’imposta degli archi. L’edificio ha una pianta semicircolare ed è costituito da una cavea, anch’essa semicircolare, con un diametro di 46,60 metri. Attualmente, la cavea si conserva per un’altezza di circa 9 metri, poco più della metà dell’altezza originaria. Era suddivisa dal basso verso l’alto in tre ordini di sedili-gradinate in pietra, a cui si accedeva tramite cinque corridoi coperti con volte a crociera, disposti trasversalmente e ripartiti in cinque cunei. Nella parte più bassa della cavea si trovava l’orchestra, dove erano collocate le sedute riservate ai personaggi più eminenti della città, separati dagli ordini retrostanti tramite un balteus.
Di fronte all’orchestra si trovava la frontescena, presumibilmente disposta su un tavolato ligneo sostenuto da travi, con funzione sia scenografica per il pulpitum sia di collegamento con la scena e con l’area aperta situata a nord. La frontescena era articolata in tre nicchie: una rettangolare al centro e due semicircolari poco profonde ai lati, accanto alle quali si aprivano tre porte per consentire l’ingresso degli attori. Complessivamente, il prospetto della scena si innalzava su due piani ed era coperto da un tetto spiovente. La scena presenta l’utilizzo di opus vittatum, con ciottoli di fiume spaccati e disposti in filari orizzontali regolari, intervallati da fasce in laterizi. Questo indica una cronologia posteriore rispetto alla cavea, confermata dalla presenza, al di sotto della scena, di strutture in opus reticulatum simile a quello della cavea. La datazione del rifacimento non è chiara: ipotesi diverse lo collocano tra l’età tiberiana e il II secolo d.C., con una tendenza recente a datarlo in età severiana sulla base del ritrovamento di una moneta di Caracalla nello strato di riempimento.
Presumibilmente, il progetto originario prevedeva, sul retro della scena, una porticus post scaenam, successivamente obliterata con il rifacimento della scenae frons in opus vittatum. Sia nella cavea che nella scena sono evidenti interventi di rinnovo o modifiche specifiche, come l’ampliamento delle basilicae e l’apertura di stretti passaggi tra queste e il pulpitum. Tali trasformazioni scandiscono la vita del monumento dalla sua edificazione in età augustea fino al suo abbandono nel V secolo d.C., probabilmente legato alla fine dell’abitato.
L'utilizzo moderno:
Il teatro romano di Grumento Nova è stato reso fruibile per la realizzazione di spettacoli dal vivo grazie al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2000-2006. Il secondo atto integrativo dell’accordo di programma quadro in materia di beni e attività culturali all’interno del piano FSC, datato 28 luglio 2005, prevedeva infatti lo stanziamento di 500.000 euro fra il 2007 e il 2008 per il «completamento per l’uso teatrale e spettacolare dell’area archeologica di Grumento mediante l’allestimento di impianti tecnologici compatibili e di facile rimozione, nonché opere di facilitazione all’accesso».
Gli interventi di restauro e rifunzionalizzazione effettuati grazie al finanziamento hanno permesso quindi la ricostruzione di una parte dell’antica gradinata della cavea e delle arcate, dell’ambulacro e del porticato esterno, nonché la costruzione di nuove gradinate in legno e cotto su struttura metallica con le relative sedute. Per quanto riguarda, invece, la zona della scena, è stata realizzata una copertura mobile e scorrevole, corredata anche di un adeguato impianto di illuminazione, esteso anche alla zona delle sedute e dei corridoi di accesso e deflusso del pubblico. L’inaugurazione del teatro è stata possibile tuttavia solo nel 2010, anno in cui si sono conclusi i lavori di messa in sicurezza del monumento e sono stati presentati al pubblico i primi spettacoli.
Bibliografia e sitografia:
- Courtois, C., Le batiment de scene des theatres d'Italie et de Sicile: etude chronologique et typologique, Providence 1989.
- Frova, A., Edifici per lo spettacolo delle regioni II, III, in Aparchai: nuove ricerche e studi sulla Magna Grecia e la Sicilia antica in onore di Paolo Enrico Arias, promossi da L. Beschi et alii; e pubblicati per cura di M.L. Gualandi, L. Massei, S. Settis, Pisa 1982.
- Giardino, L., Grumentum: la ricerca archeologica in un centro antico, Galatina 1981.
- Giardino, L., Grumentum e la Lucania meridionale. La città di Grumentum, in L. de Lachenal (a c. di), Da Leukania a Lucania: la Lucania centro-orientale fra Pirro e i Giulio-Claudii. Catalogo della mostra. Venosa, 8 novembre 1992-31 marzo 1993, Roma 1992, pp. 91-93.
- Giardino, L., Grumento, in R. Bianchi Bandinelli (a c. di), Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale. Secondo supplemento, Roma 1971-1994.
- Giardino, L., L'impianto urbano, in D'Andria 1999, pp. 83-93.
- Munzi, M., I luoghi dello spettacolo, in P. Bottini (a c. di), Il museo archeologico nazionale dell’alta val d’Agri, Lavello 1997.
- http://fsc.basilicata.it/fsc/opencms/Progetti/Articoli/ANFITEATRO-DI-GRUMENTO-NOVA